bottiglia plastica

Carburanti del futuro: gasolio dalla plastica riciclata

Non solo carburanti da rifiuti alimentari come in “Ritorno al futuro”: la realtà ha superato la fantasia con Sintol, che ha brevettato un sistema per produrre carburanti da plastica riciclata.
La realtà, nel mondo dei carburanti, va oltre il futuro: è il caso di Sintol, startup torinese che ha brevettato un sistema innovativo per produrre carburanti da plastica riciclata. Attraverso la riconversione industriale di una ex centrale termoelettrica a Front (TO), Sintol punta alla produzione di carburanti sintetici avanzati, per riscaldamento e autotrazione, ottenuti unicamente da materie plastiche riciclate con un processo di pirolisi catalitica brevettata. Il progetto, per i suoi contenuti di innovazione sociale, è finanziato da FaciliTo Giovani, azione del programma Torino Social Innovation della Città di Torino.

L’IDEA: RICICLARE TUTTO

L’idea di Sintol nasce dalla constatazione che molta della plastica consumata non viene adeguatamente riciclata. Infatti, negli impianti di riciclo alcune miscele di plastiche recuperate non hanno poi un mercato economicamente sostenibile poiché’ le loro proprietà non sono adeguate ad esempio, a produrre manufatti. Sintol acquisterà le partite di plastica riciclata con scarso mercato e le trasformerà in combustibile proveniente da una filiera non in competizione con quella alimentare, diversamente da come avviene ad esempio per il biodiesel da olio di semi, o dal bioetanolo da mais o canna da zucchero.

COME LA PLASTICA DIVENTA CARBURANTE

Il processo di trasformazione avviene tramite pirolisi, quindi non per incenerimento: la plastica viene scaldata in assenza di ossigeno e in presenza di catalizzatori che ne permettono la trasformazione in combustibile. Successivi passaggi di raffinazione a basse temperature permettono di ottenere gasolio, che rispetta le specifiche tecniche dei combustibili per riscaldamento ed autotrazione.
L’attività ideata dalla startup non presenterà impatti ambientali avversi, in quanto tutti i prodotti derivanti dal processo verranno venduti. Il consumo energetico dell’impianto, dell’ordine di una caldaia da riscaldamento di un piccolo condominio, sarà soddisfatto mediante l’uso di gas GPL o naturale della rete. Da una valutazione dell’impatto ambientale del progetto Sintol, risulta che ogni tonnellata di plastica recuperata attraverso il processo contribuirà a ridurre di circa 0.5 ton le emissioni di Co2 nell’ambiente rispetto ad una combustione in termovalorizzatore.

fonte: http://www.lastampa.it