siete convinti che tutto quello che ci dicono sulla plastica sia vero?

Le convinzioni sbagliate – parte prima

Il nostro intento è quello di sfatare i miti secondo cui la plastica è particolarmente inquinante senza comunque incorrere nell’errore opposto di idealizzarla demonizzando altri materiali, come anticipato nell’articolo precedente. Vogliamo quindi approfondire alcune delle fake news più consolidate, cercando di riportare le verità scientifiche che emergono da dati analizzati per evitare di incorrere in mistificazioni che non portano alcun vantaggio al pianeta.

Fake news n. 1: Carta, cotone, vetro e metallo sono più “verdi” della plastica.

Esiste uno strumento che ci permette di determinare cosa faccia bene e cosa no all’ambiente ed è l’LCA – Life Cycle Assessment. Questo prende in esame l’intero ciclo di vita di ogni prodotto, dall’estrazione e lavorazione delle materie prime, alla fabbricazione, al trasporto, la distribuzione, l’utilizzo, l’eventuale riuso, la raccolta, lo stoccaggio, il recupero e lo smaltimento. Tra i vari prodotti analizzati è emerso che in generale, la plastica risulta essere una scelta migliore rispetto a cotone, metallo, vetro e, solitamente, carta. Secondo studi scientifici, i materiali migliori a livello ambientale sono PE, PP e PET soprattutto grazie al loro peso ridotto che comporta 2 vantaggi: un minor quantitativo di materiale utilizzato e quindi un minore impatto ambientale per quanto riguarda il trasporto rispetto ad altri materiali. Sostituire quindi la plastica perché ritenuta dannosa per l’ambiente significherebbe consumare molti più materiali, energia e risorse e produrre più scarti e CO2, creando così un danno ben maggiore all’ ecosistema.

 

Fake news n.2: La plastica è la causa del problema dei rifiuti.

L’agenzia per la protezione ambientale americana (EPA) e l’agenzia europea dell’ambiente (EAE) si occupano di registrare la quantità di rifiuti prodotti ogni anno rispettivamente in USA ed in Europa. Attraverso un’analisi dei dati forniti, emerge che la plastica contribuisce solo per una piccola frazione ai rifiuti complessivi che si aggira intorno al 12%. Sebbene la quantità di spazzatura aumenti in rapporto alla crescita demografica, negli ultimi anni si sta avendo un’inversione di rotta. Questo significa che nel sistema si è inserito un elemento che sta contribuendo a ridurre la produzione pro-capite di rifiuti: la plastica. Grazie al suo peso ed alle sue peculiarità, non solo riduce il volume dei rifiuti prodotti ma può essere utilizzata e riciclata più volte senza che le sue qualità vengano compromesse. Si stima inoltre che altri materiali produrrebbero dalle 3 alle 4 volte più rifiuti. Di per sé infatti la plastica non è inquinante, la causa principale dell’inquinamento è l’uomo e l’utilizzo irresponsabile che ne fa disperdendola nell’ambiente o non riciclandola nella maniera corretta. Se si vogliono cercare dei materiali colpevoli per il problema dei rifiuti questi si possono trovare nella carta e nel cartone che contribuiscono allo spreco attraverso volantini, quotidiani e cataloghi che spesso e volentieri vengono gettati senza neanche essere stati guardati.

 

Nei prossimi articoli approfondiremo altre fake news che riguardano la plastica, per fare scelte più consapevoli che facciano davvero la differenza in positivo.

 

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