Linee guida europee sui rifiuti plastici in balle
Presentate da Plastics Recyclers Europe allo scopo di migliorare la qualità dei materiali raccolti e selezionati a fini di riciclo.
1 dicembre 2017 08:13
L’associazione europea dei riciclatori di materie plastiche PRE (Plastics Recyclers Europe) ha rilasciato le prime linee guida sulla qualità dei rifiuti plastici in balle, con l’obiettivo di favorirne il successivo riciclo, supportando la transizione verso l’economia circolare.
Le linee guida riportano alcune caratteristiche che devono possedere i rifiuti plastici raccolti e separati, in termini di contenuto di impurità (tipologie e percentuali ammissibili), trasporto e logistica per garantire il tracciamento della catena di approvvigionamento e qualificazione dei fornitori.
Attualmente il documento copre quattro tipologie di rifiuti plastici in balle: bottiglie PET chiare e colorate ( azzurre, chiare/blu e miste); imballaggi in polietilene ad alta densità; film di polietilene; film di polipropilene. Sono in fase di sviluppo anche linee guida specifiche per altri imballaggi quali vasetti, vassoi e tubetti, vaschette in PET e bottiglie in PET opaco.
“È giunto il momento di comprendere che ogni rifiuto deve essere separato e smistato verso un flusso specifico per mantenere il valore della plastica – commenta Ton Emans, Presidente di PRE e chairman del gruppo di lavoro LDPE -. Queste linee guida sono il primo passo verso una programmazione dell’economia circolare”. “La circolarità – ha aggiunto – può essere raggiunta solo attraverso la qualità, che deve essere definita e armonizzata per ottenere sistemi di gestione dei rifiuti sostenibili in tutta Europa”.
Secondo Herbert Snell, presidente del gruppo di lavoro HDPE/PP: “La recente limitazione delle esportazioni di rifiuti plastici in Cina ha dimostrato che la caratterizzazione qualitativa è troppo scarsa per essere accettata dalle aziende di riciclaggio più avanzate. La perdita di valore, ma anche la perdita di una potenziale materia prima, è il prezzo che il consumatore rischia di pagare nel lungo periodo“.
L’associazione invita i raccoglitori e i selezionatori di rifiuti plastici ad aderire all’ iniziativa al fine di sostenere l’economia circolare delle materie plastiche: “Migliorando la definizione della qualità della plastica raccolta e selezionata, il settore farà un passo in avanti nello sviluppo degli standard necessari per operare in un sistema di circolarità”.
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