Tra le tecniche di trasformazione delle materie plastiche la più diffusa è lo stampaggio a iniezione.
In questo processo di produzione industriale il materiale plastico viene fuso (plastificato) e iniettato a elevata pressione all’interno di uno stampo chiuso, che viene poi aperto dopo la solidificazione del manufatto.
Per cosa viene usata questa tecnica?
È una tecnica rapida, concepita per la produzione di grandi quantità dello stesso prodotto di plastica.
Per questo, lo stampaggio a iniezione è utile nella produzione di pezzi e ricambi in plastica: dalle apparecchiature mediche ai giocattoli, dai tappi di bottiglia ai gusci per telecomandi, oppure ancora viene usata per creare manufatti per l’industria aerospaziale e automobilistica.
Come funziona lo stampaggio a iniezione e i suoi vantaggi
Il processo di fabbricazione dello stampaggio a iniezione prevede che la plastica venga fusa nella macchina per lo stampaggio (detta pressa a iniezione) e poi iniettata ad alta pressione in uno stampo.
Il materiale qui si raffredda, si solidifica e viene in seguito liberato attraverso l’apertura di due valvole dello stampo.
I vantaggi di questo tipo di lavorazione sono:
- elevata produttività
- bassi costi di produzione, vista l’alta automazione dei processi
- possibilità di produrre pezzi con geometrie complesse, di dimensioni molto piccole, ma anche molto grandi
- produzione di manufatti con diversi colori e materiali.
Come HPE International ci occupiamo anche di questa tecnica di lavorazione della plastica: il nostro stabilimento vanta infatti un parco efficiente e completo di presse dotate di robot manipolatori con una forza di chiusura che arriva fino a 1.800 tonnellate, per stampare anche articoli di grandi dimensioni.
In più, nel nostro reparto produttivo di oltre 2.500 metri quadrati eseguiamo anche la sovrainiezione e lo stampaggio con azoto, gas che permette di realizzare velocemente oggetti cavi internamente.